Devon&Devon nuova collezione al Cersaie 2018 - Bologna

Che sia una casa nuova o vissuta, che sia cambiata la famiglia o il proprio stile di vita, il bagno è in cima alla lista delle priorità di spesa quando si deve ristrutturare la propria casa. Appena comprata o no, agli italiani la casa piace prima di tutto con i bagni nuovi, accoglienti, hitech e di design. Poi, al secondo posto, si pensa a rifare o arredare ex novo la cucina. Segue il living. La stanza da letto invece risulta all’ultimo posto delle stanze che amiamo rinfrescare o smantellare e rifare daccapo.

Le tendenze nelle ristrutturazioni e di come gli italiani hanno speso i propri risparmi nel 2017 (perché di risparmi si tratta per il 96% di chi decide di rivoluzionare casa) per la propria abitazione lo ha sondato Houzz Italia in occasione dell’ultimo salone internazionale dedicato alla ceramica per l’architettura, Cersaie, alla fiera di Bologna (24-28 settembre). Il sondaggio ha coinvolto circa 7.500 proprietari di immobili e oltre 2.000 di questi hanno messo mano al portafogli per ristrutturare la casa in cui vivono.

Se la spesa di ristrutturazione di un appartamento va dai 20.000 ai 55.000 euro, con picchi fino a 130.000 euro, il 25% degli intervistati ha pensato prima di tutto al bagno destinandogli almeno 5.000 euro per quelli dai 5 metri quadri in sù e 4.300 per i bagni più piccoli. I neo proprietari di prime case tendono a risparmiare di più dandosi un budget mentre gli altri fanno conti meno rigidi. Tutti però pianificano una cifra e si ritrovano a dover spender più di quanto immaginavano per sanitari e accessori.

Quali i nuovi trend delle sale da bagno? Il minimalismo volge al tramonto, si torna alla tradizione reinterpretata dal design. Le stanze vuote, bianche e dell’aria rigorosa si riempiono di colori carichi e caldi. Si va dai bagni pop a quelli dall’aria barocca. Lavandini d’antan, rubinetti colorati come nickel, nero, brunito e oro (di Rubinetterie Treemme).

Pareti e pavimenti sono tele da riempire e quelle dei bagni più cool sono ricoperte da ceramiche che sembrano parquet (ma non sono di legno), intervallate da muri dipinti, decori e formelle tradizionali, mattonelle come quinte di teatro o quadri d’autore.

Il settore della ceramica italiana, un’eccellenza del made in Italy, stupisce sfornando nuovissime grandi lastre (anche blocchi da 3 metri per lato) da tagliare a misura come gli abiti di sartoria o da installare in formato extra large. Anche i marmi, come quello di Carrara o il travertino, regalano incredibili effetti ottici allargando visivamente le sale da bagno più minute. Perfino la carta da parati fa capolino nelle sale da bagno, una volta impensabile per ovvi problemi di vapore ed umidità tipici di questa stanza.

Devon&Devon nuova collezione al Cersaie 2018 - Bologna

 I bagni si fanno inoltre sensoriali, da sentire con le mani e a piedi nudi: pavimenti e pareti sono setosi al tatto come le nuove collezioni in gres porcellanato (Ceramica Fioranese) con effetti materici che vanno dal cemento alla pietra, dal legno al marmo, creati con nuovi sistemi di calcestruzzo a vista con effetti legno, setoso e uniforme al tatto. Nuove lavorazioni prendono spunto dalla tradizione italiana, come quella milanese del ceppo di Gré, solitamente utilizzato per i basamenti esterni degli edifici meneghini. E’ una roccia italiana della località omonima di Gré il cui nome significa appunto “roccia con ciottoli”. Da qui nuovi rivestimenti dotati di una forte irregolarità dei grani, o ciottoli, con aree a sassi mini o macro. E poi intarsi a mosaico, mattonelle/formelle con i colori della tradizione nostrana o dal mondo come i nuovi ‘riassemblaggi’ di frammenti smaltati e colorati dei mosaici di Gaudì a Barcellona (di Clementine Cocci) o delle pietre calcaree pugliesi.

Grafismi e colori diversi ovunque tanto da rendere le pareti dei bagni delle quinte di teatro. I colori si incupiscono e vanno dall’avorio al beige al moka, dai bruni alla Terra di Siena ai bronzi e al grigio anche per le sale più piccole. Le nuove texture delle ceramiche prendono anche spunto dai legni, incluse le venature naturali creando un effetto “pieno” che riempie lo spazio e regala un ambiente accogliente quanto madre natura.

Sanitari e lavabi si ispirano di nuovo agli anni ’80 (collezione Cartesio di TheArtCeram) con effetti tridimensionali, colori vivaci e inserzioni di geometrie che danno un effetto chiaramente pop al bagno. Wc, bidè e lavabi sono incassati nelle pareti, nuovi brevetti italiani li rendono senza cerniere e dalla forma compatta per le linee più rigorose. Numerosi i lavandini simili alle tinozze d’antan (Colavene) e i nuovi mobili e lavabi di design color verde bambù, grigio lava, vinaccia e legno naturale.

Non manca il tocco hitech e le piastrelle sono a stampa digitale per effetti grafici e rilievi mai ideati prima. Le vasche e le docce sono progettate con sistemi per fare massaggi d’acqua in aree specifiche del corpo (l’evoluzione dell’idromassaggio) e le scalda-salviette raggiungono la temperatura che si desidera con un clic dallo smartphone. Infine i termosifoni: la nuova tendenza sono quelli nel pavimento, come da sempre si usa nel nord Italia, e alla fiera di Bologna è stato presentato il nuovo sistema di radiatori elettrici con cavi scaldanti brevettati (Prodeso Heat Grip System). Il sistema attraversa una speciale membrana impermeabile che però ha sistemi di sfogo del vapore ed è così sottile da consentire la posa anche su supporti problematici o pavimentazioni preesistenti, evitando così lo smaltimento dei rifiuti edili. Il nuovo sistema si può installare laddove si vuole e in modo differenziato di stanza in stanza e si può programmare tutto da remoto evitando ulteriori sprechi di energia. Fonte