Il segreto per una alimentazione corretta e sana risiede nell’equilibrio. Ma ci sono anche cibi che è davvero meglio evitare…
Cibi da evitare: un lezione americana…
Era il 2003. Il filmmaker indipendente Morgan Spurlock scrive, dirige e produce il documentario Supersize Me, di cui sarà anche protagonista.
Il documentario è un esperimento e una denuncia: Morgan Spurlock si sottopone per trenta giorni a quella che potremmo definire “dieta McDonald”: per un mese Spurlock si alimentarà solo e soltanto con cibo da fast food.
La tradizione alle spalle del progetto è quella del cinema americano indipendente e di denuncia, e l’oggetto della denuncia, questa volta, è la cattiva qualità del cibo da fasf food, cibo che non a caso si porta talvolta dirtro l’etichetta di junk food, ovvero cibo spazzatura.
Un cibo che va a generare componenti di compulsività che niente hanno a che vedere con una corretta alimentazione, un cibo che causa aumento di peso senza veramente “nutrire” il corpo umano secondo quelli che sarebbero le sue vere e naturali esigenze.
Un cibo, ancora, che prende a piene mani (è proprio il caso di dire) da quelle categorie alimentari che invece dovrebbero essere assolutamente evitate se si vuole seguire una dieta il più possibile sana ed equilibrata…
Cibi da evitare: le categorie
Ma perché il cibo da fast food è così poco salutare? Perché attinge a piene mani dalle tre categorie di cibi che si dovrebbero invece evitare: lo zucchero, che eccita la produzione di insulina e provoca problemi alle arterie causando ossidazione; i carboidrati raffinati, che ripropongono le problematiche dello zucchero, solo a partire da molecole più complesse; i grassi idrogenati, ovvero quelle sostanze lipidiche sottposte a idrogenazione per favorirne la conservazione.
È partendo dalla individuazione di quanto questi tre gruppi abbiano impatto sulla nostra alimentazione quotidiana che si può cominciare a capire, magari anche con l’aiuto di integratori a compensazione, come migliorare la propria salute e il proprio benessere a cominciare da ciò che si mangia.