mr toilet corea

Strati di carta sul bordo della tazza per evitare di toccare, corse al McDonald’s piu’ vicino non per i suoi hamburger ma per le toilette. Strategie comuni ai turisti di mezzo mondo, ma del tutto inutili in Corea del Sud, dove un gabinetto pubblico può essere persino più pulito di quello di casa e spesso riserva anche qualche spiritosa sorpresa, tra innovazioni tecnologiche e spunti artistici.

Gran parte del merito è di Sim Jaedeok, sindaco per due mandati della città di Suwon, a 40 chilometri da Seul, ma conosciuto nel paese asiatico come Mr Toilet. E’ stato lui a dare l’impulso al rinascimento delle toilette coreane e, scomparso nel 2009, a lasciare in eredità un’associazione che punta a fare lo stesso in mezzo mondo. Un destino scritto nel suo Dna, visto che vide la luce nel ’39 proprio in un bagno, quello dei suoi nonni materni.

Di fronte alla situazione drammatica delle latrine del paese, l’ex primo cittadino decise di dedicarsi a tempo pieno ad una rivoluzione, basata non solo sull’esigenza di una maggiore igiene, ma anche sull’idea che quel luogo, spesso bistrattato, abbia in realtà un posto centrale nella vita di ogni uomo, perché lì si raccolgono i propri pensieri, si ritrova pace e intimità, e si medita sul proprio futuro.

Non a caso nei templi buddisti coreani il bagno, dove per entrare è necessario togliersi le scarpe e indossare zoccoli di gomma, è indicato con la parola Haewoojae, che significa ‘casa in cui rivivere le proprie preoccupazioni’.
Proprio quel nome, Mr Toilet scelse per la sua casa museo che fece costruire nel 2007 dopo avere distrutto la sua vecchia dimora, dando mandato all’architetto Go Giung di darle la forma più adatta alla causa: quella di un wc. L’esposizione, che richiama non pochi curiosi, racconta l’evoluzione dei bagni coreani, fino alla nascita della Korea Toilet Association nel 1999.

Un’organizzazione che si è poi allargata a una ventina di Paesi, divenendo quindi World Toilet Association. Con il Public Toilet Act e l’istituzione della Giornata mondiale della toilette si è dato vita a un impegno che continua ancora oggi, per lottare contro la mancanza di igiene, che nei paesi in via di sviluppo provoca ancora tante vittime.
Fatto sta che da più di un decennio la Corea del Sud, un Paese in cui è difficile trovare una cartaccia per strada, ha investito nel rinnovamento dei bagni pubblici.

Nelle stazioni di servizio ad esempio se ne vedono, è proprio il caso di dire, di tutti i colori. Capita, infatti, di imbattersi in sanitari dipinti a mano, a formare originali istallazioni artistiche. Spesso si trovano disegni e fotografie singolari, come quelle di ragazze che ti guardano stupite proprio mentre si è alla ricerca della giusta concentrazione. In alcuni wc si trova ghiaccio profumato, mentre altre volte è la tecnologia a farla da padrona, come da prassi in Corea: si puo’ trovare ad esempio un monitor all’ingresso ad indicare i bagni liberi e quelli occupati in modo da evitare spiacevoli inconvenienti. Oppure si dà spazio alla passione per i videogame dei ragazzi del posto: un piccolo monitor sopra gli urinatoi invita a combattere con il proprio “flusso urinario”. Solo chi svuota la vescica con una certa irruenza sentirà suonare la musichetta che annuncia la vittoria.

(di Michele Cassano) – Fonte: Ansa Lifestyle

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