Il Forex trading è un mercato da studiare prima e durante le operazioni. Conoscere quali sono le alternative alle divise più utilizzate è uno degli argomenti a cui dedicare del tempo, magari per trovare combinazioni di scambio meno note su cui andare a operare con successo.

Forex trading: non solo tre divise…

“Divisa” indicherebbe la valuta estera espressa in valori diversi dalla moneta, come assegni e titoli. Ma per quel fenomeno linguistico che viene definito “promiscuità”, finisce per essere in pratica un vero e proprio sinonimo del termine di “valuta” (estera).

Uno dei fenomeni più importanti nella storia dello scambio tra le valute ci ha interessato direttamente e non molti anni fa: è la nascita dell’Euro, caso in questo momento unico di moneta sovranazionale condivisa.

Famoso e famigerato, amato e, soprattutto e soprattutto negli ultimi anni, odiato, l’Euro ha creato (o, quanto meno, ha cercato di creare) una identità economica per circa trecentotrenta milioni di persone (fonte: Forbes, 2010), mentre oltre duecento milioni di persone usano altre valute ma che sono ancorate all’Euro (è il caso di diverse valute africane).

Il Dollaro è considerata “la” moneta per eccellenza del mercato finanziario, e corrisponde a circa trecento milioni di utilizzatori.

La terza moneta più importante per quanto riguarda il mercato del Forex Trading è la Sterlina inglese: come ben sappiamo il Regno Unito non si è integrato monetariamente pur facendo parte della CEE. Il bacino di utenza della Sterlina inglese è di circa sessantaquattro milioni di utilizzatori.

La Sterlina si porta dietro un retaggio culturale di tre secoli, che la rende ancora così importante.

Non è un caso che tra le altre monete più scambiate e più utilizzate ne seguano alcune che gravitano in aree dell’ex impero britannico e che sono ancora parte del Commonwealth of Nations: India con la Rupia, Australia e Canada con il Dollaro, appunto australiano e canadese.