Care creative, conoscete il punto croce? Per chi non lo sapesse, il punto croce è una tecnica di ricamo su tela o canovaccio, o lino a trama regolare e larga. I fili devono essere contati e perciò ben visibili, in modo da poter individuare piccole zone quadrate su cui stendere il ricamo che delinea le diagonali di quei piccoli riquadri. I disegni vengono spesso copiati da schemi su base quadrettata a colori, o in bianco e nero, in cui i colori sono rappresentati da simboli e sono accompagnati da una legenda.

In commercio è possibile trovare diversi kit per imparaticcio: piccoli tagli di canovaccio già pronto, colorato a stampa e corredato dai fili richiesti per la lavorazione. Alcuni tessuti già stampati con il disegno per l’esecuzione del ricamo sono destinati anche ad opere più complesse e di grandi dimensioni.

Un kit punto croce si sceglie perché è completo di tutto, per praticità ma anche e sopratutto perché è in grado di colpirvi positivamente. Se volete sceglierne uno stando comodamente sedute sul vostro divano, esistono negozi online che offro una vasta scelta di kit completi per ricamo a punto croce, che trattano marchi quali ad esempio Lanarte, Vervaco, DMC, Rico Design e Orchidea. Ognuno di questi marchi ha le sue peculiarità, il suo grado di difficoltà e il suo stile.

Il punto croce è molto utilizzato per realizzare quadri, biancheria per la casa, corredini, tende, tovaglie, coperte e ornare accessori personali o d’arredamento.

Si lavora su tessuto a tessitura regolare. La tessitura è regolare quando 1cm2 di tessuto contiene lo stesso numero di fili, sia per la trama che per l’ordito. Un lino 10×10, conta 10 fili per cmq (trama molto larga), un lino 22×22 (trama fitta) contiene 22 fili per cmq e non è adatto al punto croce riferito. Per la realizzazione di questa tecnica è opportuno scegliere una trama che può andare da 13×13 a 17×17 fili.

L’ago utilizzato per il punto croce deve avere una cruna larga (in modo da allargare i punti di ingresso nel tessuto e conferire maggiore regolarità al lavoro), e la punta arrotondata. Il filo, come in ogni tipo di lavoro ad ago, sarà di diametro e consistenza proporzionato al tessuto di base e al suo utilizzo finale. I fili colorati sono generalmente di cotone, lana, lino o viscosa e vengono lavorati in modo da formare una serie di X giustapposte, in due tornate, una di andata in cui si lanciano tutte le barre inclinate nella stessa direzione, e una di ritorno in cui si formano le barre in senso inverso.

Questo procedimento consente un rovescio del lavoro ordinato, irrinunciabile in un lavoro di qualità.